venerdì 7 novembre 2014

Dalli di Sopra ( Dalli vecchia - Sillano )

Dalli di Sopra o Dalli Vecchia ( Sillano ) ( 995 m.S.l.m.) 


Dalli di Sopra, un tempo conosciuto anche come Dalli Vecchio, rappresentò per molti secoli la roccaforte principale dei nobili di Dalli, intorno alla quale questi ultimi combatterono più di una battaglia, la rocca una delle più antiche dell’alta Garfagnana (edificata in epoca sconosciuta), oltre che a dominare quel tratto di valle, fondamentale per il commercio con il versante emiliano, fu anche in grado di sorvegliare le fortificazioni di Sillano e di Cogna, offrendo una sicurezza in più ai nobili di Dalli, che con lo scoppio delle guerre comunali, schierandosi con gli altri Signori della Garfagnana, conosciuti anche come “I Cattanei”, cercarono in tutti i modi di contrastare l’avanzata lucchese nella regione, fra il XII e il XIII sec. La rocca subì diversi attacchi rimanendo danneggiata in più punti, nel 1229 la situazione politica cambiò, i Nobili di Dalli, decisi ad ottenere la cittadinanza lucchese, vendettero i loro castelli ai loro vecchi nemici, il governo lucchese li ripagò, concedendoli alcuni privilegi, fra i quali il permesso di continuare a risiedere nel loro castello, questa situazione finì con l’avvento di Castruccio Castracane, che dopo averli cacciati dal castello li bandì dalle Terre della Repubblica, con la sua morte la vecchia amicizia con Lucca si rinsaldò, i Nobili di Dalli rientrarono dall’esilio e ripresero in mano il comando del feudo, che alcuni anni dopo si trovò invischiato nella rivolta scatenata dai figli di Castruccio.
Le truppe di Orlando e Alderigo Antelminelli, assediarono il castello senza assalirlo ed espugnarlo, fatto che indusse il Consiglio degli Anziani a dubitare della fedeltà dei nobili di Dalli, che nel 1373 per allontanare i sospetti dal loro casato, decisero di abbandonare la rocca e la Repubblica di Lucca inizialmente decisa ad abbattere la fortezza, per motivi a noi sconosciuti, finì poi per ristrutturarla, ma alcuni anni dopo (1396) il tradimento perpetrato da Bartolomeo Martinelli, castellano di Dalli, permise ad un manipolo di Fuoriusciti (lucchesi in esilio), istigati dai pisani d’impossessarsi dell’intero castello e delle sue Terre, la risposta lucchese non si fece attendere molto, le milizie lucchesi assaltarono la rocca radendola al suolo e bruciando una parte del paese, nonostante ciò, quattro anni dopo Paolo Guinigi Signore di Lucca, considerandola determinante per la difesa delle Terre lucchesi dell’alta Garfagnana, decise di ristrutturarla nuovamente, con la caduta della sua Signoria (1430), il castello di Dalli dopo alcuni anni nel tentativo di sottrarsi al dominio delle città toscane, sempre in guerra fra loro, si pose di sua spontanea volontà, sotto la protezione estense, oggi dell’antico castello, sono rimaste poche vestigia, la torre campanaria, con alla base una delle porte della fortezza e alcuni tratti di mura, sparsi qua e là per il paese.
La chiesa di Dalli di Sopra, intitolata ai Santi Ippolito e Cassiano, la troviamo citata per la prima volta in un documento, all’interno delle Decime Diocesane del 1297, come piccola cappella sottoposta alla Pieve di Castello (Piazza al Serchio).
Rif.http://www.contadolucchese.it/Sillano.htm



















































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