venerdì 28 febbraio 2014

Pieve dei Santi Cornelio e Cipriano a Codiponte




La Pieve a Codiponte

La pieve dei Santi Cornelio e Cipriano a Codiponte è uno dei monumenti più significativi della Lunigiana. Importante crocevia di strade che collegavano la costa con l'interno ed il Nord Italia, tra le quali una variante della Via Francigena, l'area della pieve fu sede di un Pago romano e successivamente di un villaggio. Dall'VIII secolo nella zona sorse una pieve, poi andata in rovina e ricostruita nel XII secolo in stile romanico. Fu ristrutturata a seguito di una frana del XIV secolo, mentre la canonica fortificata è il risultato dell'evoluzione e dell'ampliamento di un'antica casa torre. La torre campanaria, del XVII secolo è l'elemento più recente, se si esclude l'abside minore ricostruita nell'ultimo restauro negli anni settanta del Novecento.
Nell’interno della chiesa, al di sotto del pavimento, fu ritrovata la parte basamentale di un fonte battesimale ad immersione di pianta ottagonale.
La pieve ha una struttura a tre navate separate da due file di colonne dalle quali partono archi a tutto sesto e che trovano nella facciata due pilastri triangolari che ne controbilanciano le spinte. I capitelli sono molto caratteristici con raffigurazioni tratte dal bestiario medievale. Si può anche ammirare un prezioso polittico quattrocentesco con la Vergine, il Bambino, il Volto Santo e i santi Cornelio e Cipriano.
I lavori di ristrutturazione nella sacrestia portarono al ritrovamento di un portale figurato con motivi di teste e margherite. Nella navata di destra emersero invece le fondamenta di una torre di difesa, rivelando così le strutture di una chiesa fortificata. Nel lato ovest della canonica sono ancora visibili due feritoie per il lancio delle frecce.La pieve è sempre visitabile.


















Pietrasanta

Pietrasanta( 14 m.S.l.m.)

PIETRASANTA (A. T., 24-25-26 bis). - Piccola città della Toscana, nella provincia di Lucca, da cui dista 25 km. verso. NO. La città sorge nella regione litoranea della Versilia, di cui può considerarsi il capoluogo, a 4 km. dalla costa marittima. Pietrasanta, che ebbe nel Medioevo un'importanza considerevole come fortezza di confine, decadde poi per il diffondersi della malaria, onde se ne assottigliò la popolazione, ridotta a metà del sec. XVII a 761 ab. La bonifica del piano versiliano e lo sviluppo dell'industria marmifera ne rialzarono le sorti, onde nel 1840 la popolazione della città era salita a 3177 ab., mentre l'intero comune, vasto allora 49,77 kmq., ne contava 10.878, saliti a 19.868 nel 1861. Al censimento del 1931 Pietrasanta contava nel centro urbano 12.000 ab. e il comune, da cui nel 1914 era stata distaccata la frazione di Forte dei Marmi riducendosi a kmq. 40,82, ne contava 20.964. Pietrasanta è stazione della ferrovia Pisa-Genova ed è legata da una linea tramviaria a Viareggio. Sulla costa si è di recente sviluppata la Marina di Pietrasanta, frequentata stazione balneare, formante un tutto ininterrotto con quelle contigue di Massa e del Forte dei Marmi a N., del Lido di Camaiore e di Viareggio a S.
Monumenti. - Di pianta regolare, con strade diritte ha nel mezzo il duomo, il palazzo pretorio, la chiesa di S. Agostino, la torre delle ore. Il duomo, fondato nel 1330, ha i tre portali della facciata attribuiti a Leonardo Riccomanni; nel centro della facciata un grande rosone di Lorenzo Riccomanni. L'interno, rimaneggiato nei secoli XVII e XIX, conserva, tra altro, il coro marmoreo condotto a termine sui primi del sec. XVI; sulla balaustra della cappella maggiore due angeli ceroferarî e sull'altare un Cristo di Ferdinando Tacca. Il pulpito, ricomposto, è di squisita fattura nel sostegno ottagono a ornati più che nei rilievi dell'arca. Le due pile dell'acqua santa, presso la porta maggiore, sono di Stagio Stagi. Sugli altari del transetto e delle navatelle quadri di M. Rosselli, di P. Dandini, del Bacchini, di I. Vignali, di F. Boschi. Notevoli, inoltre, in sagrestia una croce processionale (1506), ascritta a Francesco Marti da Lucca e, nell'attigua stanza dell'Opera, una statua in marmo dell'Annunziata. La trecentesca chiesa di S. Agostino, a una navata, ha la facciata scandita da tre arcate cieche, su cui corre un ordine di archetti gotici, eseguiti da Riccomanno e Leonardo Riccomanni; nell'interno va ricordato soprattutto l'altare dell'Annunziata (1512) di Donato Benti, con una Natività e una Deposizione di Zacchia il Vecchio (1519). Nel battistero, compiuto nel 1608 e restaurato nel 1777, il fonte battesimale è soprattutto notevole per i rilievi delle Virtù, eseguiti da Bonuccio Pardini (1382). Davanti il Palazzo pretorio, del sec. XVI, sta il Marzocco dovuto a Donato Benti. La Rocca o fortezza dei Signori di Sala risale al sec. XII, ma fu poi smantellata.
L'antica pieve di S. Giovanni nei dintorni è costruzione del sec. XII di tipo pisano semplificato.
Storia. - Nel luogo, forse, d'un'antica stazione romana, sul confine dei municipî di Pisa e Luni, indicata, nell'alto Medioevo, dalla longobardica abbazia di S. Salvatore, Pietrasanta fu costituita in borgo e comune dai Lucchesi, fra il sec. XII e il XIII, quale loro caposaldo politico e militare nella lotta contro i visconti della Versilia, antichi padroni del territorio. Subì le alterne dominazioni di Lucca e Pisa, dei Genovesi, dei Milanesi, dei Fiorentini, in guerre e fazioni innumerevoli. Nel 1813, in seguito a un lodo arbitrale pronunciato da Leone X, fu attribuita, col suo distretto, alla repubblica fiorentina. Fu poi stabilmente capoluogo d'uno dei vicariati disgiunti del granducato di Toscana. Dal granduca Leopoldo II, il 22 marzo 1841, ebbe il titolo di città.






































Vetriano e il teatrino più piccolo del mondo (forse)

Vetriano ( 482 m.S.l.m.)


Vetriano (da podere di Veturio) è una piccolissima frazione del Comune di Pescaglia sui monti della lucchesia, costituito da cinque nuclei ben distinti e caratterizzati: Ville, Ripa, Colle, Carraia e Grabbia.La chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Simone e Giuda, venne rifatta nel secolo scorso e conserva sui paramenti murari esterni rilievi in pietra provenienti dall’edificio primitivo. Più in alto, in località Colle, sorge la chiesa dedicata a S.Rocco; per questa chiesa Pierangelo Sarti al suo rientro in Italia fece realizzare la torre campanaria sulla quale nel 1959 fu apposta una lapide in sua memoria. Di interesse anche il lavatoio pubblico lungo la strada per Colognora, fra i pochi ancora conservati in zona, e la piccola Cappella dei Rastrellati, nella quale viene custodito il SS. Crocifisso dei Rastrellati, la cui costruzione è legata ad una triste e commovente storia di rastrellamento di abitanti del paese avvenuta durante la seconda guerra mondiale per mano dei tedeschi.rif.http://nuke.vetriano.net/Vetriano/tabid/476/Default.aspx

IL TEATRINO E LA SUA STORIA
Il Teatrino di Vetriano si trova nella frazione di Vetriano, presso Pescaglia, in provincia di Lucca. Costruito alla fine dell'Ottocento, è il più piccolo teatro pubblico storico del mondo[senza fonte], certificato dal Guinness dei Primati nel 1997, anno in cui è stato acquisito dal Fondo Ambiente Italiano, che ne ha curato il restauro e lo ha reso di nuovo agibile, per ospitare opere di prosa e arte varia.Il Teatrino misura 70 metri quadrati, ma contrariamente alTeatro della Concordia, il più piccolo storico teatro all'italiana, non si può considerare un teatro all'italiana perché manca la sala a ferro di cavallo o una forma con pianta a campana. L'edificio presenta una pianta trapezoidale, con un doppio ordine di balconate e gli elementi architettonici che lo compongono sono una sala a forma di rettangolo senza affreschi, il palcoscenico, la platea epalchi. Il teatro è storicamente soprannominato la Bomboniera dagli abitanti del paese, e i posti a sedere all'interno si trovano su sedie che assomigliano a quelle che anticamente si portavano da casa gli spettatori.Nel 1889 l'ingegner Virgilio Biagioni, dell'Ufficio di Strade e Ponti, per ottemperare alle volontà testamentarie del padre decise di fondare un nuovo teatro e così nel 1890 fu stipulato l'atto costitutivo della Società Paesana di Vetriano allo scopo di seguirne la costruzione e in seguito la gestione.Nel 1891 il teatrino iniziò la sua attività con opere in prosa e commedie musicalirecitate dagli stessi abitanti del paese. Con il nuovo secolo si intensificò l'attivitàfilodrammatica e filarmonica e, visto il successo, il piccolo centro divenne un punto di riferimento per tutta la zona.All'inizio degli anni sessanta del Novecento gli spettacoli filodrammatici cominciarono a mostrare evidenti segni di crisi e contemporaneamente iniziarono i problemi alle strutture del teatrino: si verificarono alcuni dissesti statici e al deperimento del manto di copertura del tetto e delle decorazioni pittoriche.Nel 1983 cessa l'attività della Società Paesana e nel 1997 gli eredi Biagini donano la loro parte di proprietà al Fondo Ambiente Italiano. Contemporaneamente il FAI acquisisce anche gli altri spazi confinanti e nel 1998, con la supervisione della Soprintendenza competente, avvia un importante lavoro di recupero su progetto dell'architetto Guglielmo Mozzoni, portato a termine nel 2002: la parte originaria del teatrino è stata recuperata completamente, mentre nuovi spazi accessori sono stati ricavati attraverso l'utilizzo di nuove aree confinant).Quello che è stato definito il più piccolo teatro del mondo è tornato alla vita e nel 2003 ha potuto finalmente varare il suo primo cartellone. È visitabile su prenotazione.































San Pellegrino in Alpe ( Castiglione di Garfagnana - Frassinoro )

San Pellegrino in Alpe ( 1525 m.S.l.m.)  San Pellegrino in Alpe  è un centro abitato della  Garfagnana  (Lu), geograficamente appartenente...