Bolognana ( 175 m.S.l.m.)
Bolognana, è situata lungo la vecchia via Ludovica, a poca distanza dal fiume Serchio. Il nome deriva dal latino “Praedia Volumnius” (podere di Volumnius ) e pertanto di indubbia origine romana. Il vecchio paese sorgeva sul colle posto alle spalle dell’attuale abitato e denominato “Il Castellaccio”, la cui sommità raggiunge mt. 327 . Trattavasi di un paese fortificato, di cui si trova traccia prima dell’anno 1000 . Infatti nell’anno 996 furono allivellati alla famiglia Rolaldinghi di Loppia alcuni terreni di Bolognana. Nella Bolla d’Oro del 1376 il paese è indicato come “Castrum Bolognana” e il piccolo villaggio, alla cui sommità sorgeva appunto il Castello, fu circondato da mura ed al suo interno sorse una Cappella Castellana dedicata alle S.S. Alessandra e Margherita. Il Comunello di Bolognana, che faceva parte della Vicaria di Gallicano, subì gravissimi danni nelle aspre lotte tra il Comune di Lucca ed i feudatari della Garfagnana e nel 1616 venne definitivamente raso al suolo dalle soldatesche degli Estensi.Del vecchio paese, completamente invaso da una fitta vegetazione, rimangono molti ruderi. Si possono ancora vedere alcuni tratti delle mura ed in basso l’unica via di accesso al villaggio.
Del castello sommitale, che ha dato nome al colle, non si notano più tracce, mentre alcuni muri restano dell’antica “Fontana del Castello”, una piccola sorgente a circa 100 metri dal vecchio abitato. Gli anziani di Bolognana narravano che all’interno del Castello è sepolta una campana d’oro, che non risulta mai essere stata rintracciata, nonostante alcune ricerche effettuate.
I pochi abitanti del paese, decimati tra l’altro anche dalla peste, si trasferirono in basso nell’attuale paese, la cui nascita risale alla metà del XVII secolo. Infatti le date più antiche, sul muro esterno della Chiesa e di una abitazione, risalgono rispettivamente al 1667 e 1673, mentre nell’archivio parrocchiale il libro dei morti inizia dall’anno 1652.
La Chiesa Parrocchiale, dedicata a S. Margherita, sorge nella parte bassa del paese. Al suo interno sono di particolare interesse:
- un bel dipinto, posto dietro l’altare maggiore, di fine secolo XVII, di autore ignoto, raffigurante la Vergine con Bambino, attorniata dai Santi Margherita, Alessandra, Cinese e Doroteo (santi venerati in Bolognana e Cardoso );
- una statua lignea della Madonna del Rosario, posta in un altare sul lato sinistro della navata, con vestito originale inizio 1800, con stoffa ricamata in oro a mano;
- una piccola statua della Madonna del Carmine con Bambino, in un altare sul lato destro, della metà XVII secolo, su piedistallo dorato: sia la Vergine che il Bambino hanno un a corona in lamina di argento.
Nel centro del paese, lungo via Lucca sorge il monumento ai caduti in guerra, con bassorilievo in marmo,la cui costruzione risale al 1923. A poche centinaia di metri dal paese, nei pressi del Rio Forcone, sorge il monumento ai caduti in galleria, in memoria dei dieci operai che persero la vita nell’anno 1939 in un tragico crollo del condotto che porta l’acqua della diga di Gallicano a quella di Turritecava.
Costruito nel 1942 a cura della Selt-Valdarno (ora Enel), il monumento è stato restaurato nel 2002 ed arricchito da una interessante artistica fontana in marmo, opera del maestro Rinaldo Bigi, donata da Enel Produzione.
Nel centro storico del paese, che si distende al di sopra della vecchia Via Ludovica, si hanno suggestive visioni di rughe, volte, antiche aie e splendidi angoli, abbelliti da molto fiori sui balconi, scale ed alle finestre. Sempre all’interno, lungo la via Borella, sorgeva un vecchio convento, ora abitazione privata, con caratteristici archi e terrazza ed un bel p ortale in pietra al suo ingresso. Recentemente è stata portata alla luce, durante lavori di ristrutturazione, una bella colonna in pietra, che probabilmente faceva parte di un’intera serie.
Nei pressi della Chiesa Parrocchiale, ove fu costruita la ex scuola elementare, ora sede di un bar, pasticceria, pizzeria e del Comitato Paesano, sorge un piccolo parco verde, nel quale, nel corso dell’estate, si svolgono spettacoli d’arte varia e sagre paesane.
All’interno del paese sono ancora presenti alcuni metati, ove nel recente passato, venivano essiccate le castagne, a testimonianza della grande importanza che aveva questo prodotto per la popolazione.
Distensive passeggiate possono essere effettuate lungo il percorso del fiume Serchio ed è ancora possibile salire sulla sommità del Castellaccio, ove sorgeva l’antico paese,in circa 30 minuti di cammino. Una passeggiata più impegnativa, lungo la vecchia via mulattiera che sale a Cardoso e proseguendo su quella diretta a Vallico Sopra, permette di raggiungere, in circa due ore di cammino, il Colle della Croce (800 metri s.l.m.), ove sorge una croce in ferro ben visibile dal paese, eretta da un gruppo di amici di Bolognana nel 1971 e da dove si può godere di una visione mozzafiato di tutta la Garfagnana
Rif.http://www.comune.gallicano.lu.it/?page_id=109
Bolognana, è situata lungo la vecchia via Ludovica, a poca distanza dal fiume Serchio. Il nome deriva dal latino “Praedia Volumnius” (podere di Volumnius ) e pertanto di indubbia origine romana. Il vecchio paese sorgeva sul colle posto alle spalle dell’attuale abitato e denominato “Il Castellaccio”, la cui sommità raggiunge mt. 327 . Trattavasi di un paese fortificato, di cui si trova traccia prima dell’anno 1000 . Infatti nell’anno 996 furono allivellati alla famiglia Rolaldinghi di Loppia alcuni terreni di Bolognana. Nella Bolla d’Oro del 1376 il paese è indicato come “Castrum Bolognana” e il piccolo villaggio, alla cui sommità sorgeva appunto il Castello, fu circondato da mura ed al suo interno sorse una Cappella Castellana dedicata alle S.S. Alessandra e Margherita. Il Comunello di Bolognana, che faceva parte della Vicaria di Gallicano, subì gravissimi danni nelle aspre lotte tra il Comune di Lucca ed i feudatari della Garfagnana e nel 1616 venne definitivamente raso al suolo dalle soldatesche degli Estensi.Del vecchio paese, completamente invaso da una fitta vegetazione, rimangono molti ruderi. Si possono ancora vedere alcuni tratti delle mura ed in basso l’unica via di accesso al villaggio.
Del castello sommitale, che ha dato nome al colle, non si notano più tracce, mentre alcuni muri restano dell’antica “Fontana del Castello”, una piccola sorgente a circa 100 metri dal vecchio abitato. Gli anziani di Bolognana narravano che all’interno del Castello è sepolta una campana d’oro, che non risulta mai essere stata rintracciata, nonostante alcune ricerche effettuate.
I pochi abitanti del paese, decimati tra l’altro anche dalla peste, si trasferirono in basso nell’attuale paese, la cui nascita risale alla metà del XVII secolo. Infatti le date più antiche, sul muro esterno della Chiesa e di una abitazione, risalgono rispettivamente al 1667 e 1673, mentre nell’archivio parrocchiale il libro dei morti inizia dall’anno 1652.
La Chiesa Parrocchiale, dedicata a S. Margherita, sorge nella parte bassa del paese. Al suo interno sono di particolare interesse:
- un bel dipinto, posto dietro l’altare maggiore, di fine secolo XVII, di autore ignoto, raffigurante la Vergine con Bambino, attorniata dai Santi Margherita, Alessandra, Cinese e Doroteo (santi venerati in Bolognana e Cardoso );
- una statua lignea della Madonna del Rosario, posta in un altare sul lato sinistro della navata, con vestito originale inizio 1800, con stoffa ricamata in oro a mano;
- una piccola statua della Madonna del Carmine con Bambino, in un altare sul lato destro, della metà XVII secolo, su piedistallo dorato: sia la Vergine che il Bambino hanno un a corona in lamina di argento.
Nel centro del paese, lungo via Lucca sorge il monumento ai caduti in guerra, con bassorilievo in marmo,la cui costruzione risale al 1923. A poche centinaia di metri dal paese, nei pressi del Rio Forcone, sorge il monumento ai caduti in galleria, in memoria dei dieci operai che persero la vita nell’anno 1939 in un tragico crollo del condotto che porta l’acqua della diga di Gallicano a quella di Turritecava.
Costruito nel 1942 a cura della Selt-Valdarno (ora Enel), il monumento è stato restaurato nel 2002 ed arricchito da una interessante artistica fontana in marmo, opera del maestro Rinaldo Bigi, donata da Enel Produzione.
Nel centro storico del paese, che si distende al di sopra della vecchia Via Ludovica, si hanno suggestive visioni di rughe, volte, antiche aie e splendidi angoli, abbelliti da molto fiori sui balconi, scale ed alle finestre. Sempre all’interno, lungo la via Borella, sorgeva un vecchio convento, ora abitazione privata, con caratteristici archi e terrazza ed un bel p ortale in pietra al suo ingresso. Recentemente è stata portata alla luce, durante lavori di ristrutturazione, una bella colonna in pietra, che probabilmente faceva parte di un’intera serie.
Nei pressi della Chiesa Parrocchiale, ove fu costruita la ex scuola elementare, ora sede di un bar, pasticceria, pizzeria e del Comitato Paesano, sorge un piccolo parco verde, nel quale, nel corso dell’estate, si svolgono spettacoli d’arte varia e sagre paesane.
All’interno del paese sono ancora presenti alcuni metati, ove nel recente passato, venivano essiccate le castagne, a testimonianza della grande importanza che aveva questo prodotto per la popolazione.
Distensive passeggiate possono essere effettuate lungo il percorso del fiume Serchio ed è ancora possibile salire sulla sommità del Castellaccio, ove sorgeva l’antico paese,in circa 30 minuti di cammino. Una passeggiata più impegnativa, lungo la vecchia via mulattiera che sale a Cardoso e proseguendo su quella diretta a Vallico Sopra, permette di raggiungere, in circa due ore di cammino, il Colle della Croce (800 metri s.l.m.), ove sorge una croce in ferro ben visibile dal paese, eretta da un gruppo di amici di Bolognana nel 1971 e da dove si può godere di una visione mozzafiato di tutta la Garfagnana
Rif.http://www.comune.gallicano.lu.it/?page_id=109
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