Casabasciana ( 572 m.S.l.m.)
Il piazzale del paese è dedicato a Don Giovanni Ricci nativo di Sorbano del Vescovo ma parroco di Casabasciana dal 1952 al 1957, morto in giovane età e sepolto qui per suo volere. La via Lastraco taglia i due il paese costituendo l’arteria principale e su questa strada si affacciano anche le case di alcune antiche famiglie benestanti di Casabasciana: come la casa Finucci, Iacopucci (già Laurenzi) e Lignani in fondo alla strada troviamo il lavatoio in pietra in luogo detto Aia alla Porta. Il lavatoio fu costruito negli anni 30 del sec. XIX in sostituzione di quello vecchio che era addossato al muro e da qui parte una mulattiera che veniva percorsa, fino a pochi anni fa, dagli abitanti dei paesi di Casabasciana e di Crasciana per raggiungere il fondovalle. La piazza Cavour è il cuore delle attività del paese: vi si affacciano la vecchia scuola, adesso di proprietà della locale associazione paesana, il forno pubblico, il bar e un negozio di generi alimentari. Qui, ogni 16 di agosto viene fatta una cena con musica che vede riunirsi non soltanto gli abitanti di Casabasciana ma anche molte persone provenienti da altre parti. Essendo Casabasciana Pievania riuniva un tempo sotto di se le ville di Crasciana, Lupinaria, Surignano, Brandeglio, Solcio, Basirica, Cerqueto, Cocciglia, Matriceto e l’ospedale di San Francesco di Cruciana che si trovava in località Pian dell’Ospidaletto (attuale Ponte a Diana). Il nome del paese è di origine romana: deriverebbe dal colono Bassius vissuto nella tarda romanità e da qui Casa = capanna, bassiana (di Bassius) = Casabasciana.
La storia di Casabasciana
La località di Cerqueto dove c’è la chiesa di San Lorenzo sulla strada sterrata che porta a Casoli è ricordata in una pergamena dell’anno 737. Casabasciana è ricordata in una pergamena del 918 come Pieve intitolata ai SS. Quirico e Giulitta (patroni del paese, festeggiati il 16 luglio). Nel documento la località ha due nomi: Casanicclo e Casabasciana. Ancora il paese è citato in quattro pergamene dell’anno 985 che hanno per oggetto allivellamenti di terreni, case e masserizie fatte dai Vescovi di Lucca e dai Pievani del paese. Nella prima metà del sec. XI fu soggetta a pagare tributi alla Santa Sede, a causa delle donazioni che la contessa Matilde di Canossa aveva fatto al pontefice Gregorio VII. Nello statuto della Repubblica di Lucca del 1308 risulta essere ad essa assoggettata. è probabile che fosse feudo dei Lupari fino al 1316 quando Lupo Lupari fu spogliato dei suoi beni da Castruccio Castracani degli Antelminelli e costretto a rifugiarsi a Bologna. Il paese entrò a far parte della Vicaria e ne seguì quindi le sorti. Casabasciana fu munita di fortilizio fin dai secc. X-XI; nel 1385 le fortificazioni venero restaurate e nel 1648 le guarnigioni poste a presidio di difesa vennero ritirate e la conservazione della struttura venne affidata direttamente alla Comunità. Casabasciana poteva contare su numerosi abitanti (con Crasciana fin dal sec. XVI se ne contavano circa 2000). Si trovava in posizione strategica, insieme alla vicina Crasciana, poichè si trovava sulla direttrice principale che dalla Val di Lima, attraverso il monte Battifolle, portava direttamente in Valdinievole. Diversi gli scontri per sconfinamenti e omicidi e ferimenti per danni a castagneti e pascoli con le popolazioni della Valleriana fino al 1541 quando venne siglata la pace. Gli Statuti di Casabasciana conservati sono del 1622 e del 1735. La chiesa è intitolata ai SS. Quirico e Giulitta ed è del XVIII sec. fu costruita sul vecchio oratorio dedicato a San Pietro. Nel 1826 la chiesa fu restaurata e riammodernata. All’interno è conservato il corpo di San Primo Martire, piccolo bimbo di quattro anni ucciso nel sec. III proveniente dalle catacombe romane di Sant’Ippolito poi traslato a Casabasciana nell’anno 1833 per volontà dei fratelli Iacopucci appartenenti all’ordine dei Gesuiti. L’organo, all’interno della Chiesa, è un Evaristo Santarlasci del 1890. Ogni cinque anni, la seconda domenica di agosto, Casabasciana festeggia San Primo illuminando a festa il paese e con tanto di spettacolo pirotecnico a fine giornata. In occasione di questa festività molti paesani abitanti all’estero rientrano, tanta è la devozione per il piccolo Martire. La Pieve romanica è dedicata a come la precedente ai SS. Quirico e Giulitta ed ogni 24 giugno vi si celebra messa. è a tre navate con otto colonne sormontate da capitelli a motivi simbolici. Dai lavori di restauro effettuati dalla Soprintendenza è emerso che l’antica pieve era a tre absidi ed anche il piano pavimentale era più basso rispetto all’attuale. La copertura del tetto a capanna è a capriate lignee sebbene si rilevi che in origine doveva essere a doppio spiovente poi modificata nella prima metà del sec. XVIII con l’apertura delle due finestre laterali. La torre campanaria, con un doppio ordine di bifore e merli ghibellini, è bella e austera. Alla sommità del paese sorge l’Oratorio dell’Assunta. Costruito del 1691 ad opera dei paesani Sebastiano Laurenzi e Giovanni Marraccini. All’interno vi si venera l’effige della Vergine Assunta conosciuta sotto il titolo del Murrotto. Sul tetto della sacrestia possiamo ammirare un piccolo campanile a vela coevo all’Oratorio. Davanti all’oratorio è un portico sorretto da due colonne in pietra da cui parte la strada per il cimitero del paese.
Rif. http://www.bagnidiluccaterme.info/it/argomento/Paesi-di-Bagni-di-Lucca/Casabasciana.html
Il piazzale del paese è dedicato a Don Giovanni Ricci nativo di Sorbano del Vescovo ma parroco di Casabasciana dal 1952 al 1957, morto in giovane età e sepolto qui per suo volere. La via Lastraco taglia i due il paese costituendo l’arteria principale e su questa strada si affacciano anche le case di alcune antiche famiglie benestanti di Casabasciana: come la casa Finucci, Iacopucci (già Laurenzi) e Lignani in fondo alla strada troviamo il lavatoio in pietra in luogo detto Aia alla Porta. Il lavatoio fu costruito negli anni 30 del sec. XIX in sostituzione di quello vecchio che era addossato al muro e da qui parte una mulattiera che veniva percorsa, fino a pochi anni fa, dagli abitanti dei paesi di Casabasciana e di Crasciana per raggiungere il fondovalle. La piazza Cavour è il cuore delle attività del paese: vi si affacciano la vecchia scuola, adesso di proprietà della locale associazione paesana, il forno pubblico, il bar e un negozio di generi alimentari. Qui, ogni 16 di agosto viene fatta una cena con musica che vede riunirsi non soltanto gli abitanti di Casabasciana ma anche molte persone provenienti da altre parti. Essendo Casabasciana Pievania riuniva un tempo sotto di se le ville di Crasciana, Lupinaria, Surignano, Brandeglio, Solcio, Basirica, Cerqueto, Cocciglia, Matriceto e l’ospedale di San Francesco di Cruciana che si trovava in località Pian dell’Ospidaletto (attuale Ponte a Diana). Il nome del paese è di origine romana: deriverebbe dal colono Bassius vissuto nella tarda romanità e da qui Casa = capanna, bassiana (di Bassius) = Casabasciana.
La storia di Casabasciana
La località di Cerqueto dove c’è la chiesa di San Lorenzo sulla strada sterrata che porta a Casoli è ricordata in una pergamena dell’anno 737. Casabasciana è ricordata in una pergamena del 918 come Pieve intitolata ai SS. Quirico e Giulitta (patroni del paese, festeggiati il 16 luglio). Nel documento la località ha due nomi: Casanicclo e Casabasciana. Ancora il paese è citato in quattro pergamene dell’anno 985 che hanno per oggetto allivellamenti di terreni, case e masserizie fatte dai Vescovi di Lucca e dai Pievani del paese. Nella prima metà del sec. XI fu soggetta a pagare tributi alla Santa Sede, a causa delle donazioni che la contessa Matilde di Canossa aveva fatto al pontefice Gregorio VII. Nello statuto della Repubblica di Lucca del 1308 risulta essere ad essa assoggettata. è probabile che fosse feudo dei Lupari fino al 1316 quando Lupo Lupari fu spogliato dei suoi beni da Castruccio Castracani degli Antelminelli e costretto a rifugiarsi a Bologna. Il paese entrò a far parte della Vicaria e ne seguì quindi le sorti. Casabasciana fu munita di fortilizio fin dai secc. X-XI; nel 1385 le fortificazioni venero restaurate e nel 1648 le guarnigioni poste a presidio di difesa vennero ritirate e la conservazione della struttura venne affidata direttamente alla Comunità. Casabasciana poteva contare su numerosi abitanti (con Crasciana fin dal sec. XVI se ne contavano circa 2000). Si trovava in posizione strategica, insieme alla vicina Crasciana, poichè si trovava sulla direttrice principale che dalla Val di Lima, attraverso il monte Battifolle, portava direttamente in Valdinievole. Diversi gli scontri per sconfinamenti e omicidi e ferimenti per danni a castagneti e pascoli con le popolazioni della Valleriana fino al 1541 quando venne siglata la pace. Gli Statuti di Casabasciana conservati sono del 1622 e del 1735. La chiesa è intitolata ai SS. Quirico e Giulitta ed è del XVIII sec. fu costruita sul vecchio oratorio dedicato a San Pietro. Nel 1826 la chiesa fu restaurata e riammodernata. All’interno è conservato il corpo di San Primo Martire, piccolo bimbo di quattro anni ucciso nel sec. III proveniente dalle catacombe romane di Sant’Ippolito poi traslato a Casabasciana nell’anno 1833 per volontà dei fratelli Iacopucci appartenenti all’ordine dei Gesuiti. L’organo, all’interno della Chiesa, è un Evaristo Santarlasci del 1890. Ogni cinque anni, la seconda domenica di agosto, Casabasciana festeggia San Primo illuminando a festa il paese e con tanto di spettacolo pirotecnico a fine giornata. In occasione di questa festività molti paesani abitanti all’estero rientrano, tanta è la devozione per il piccolo Martire. La Pieve romanica è dedicata a come la precedente ai SS. Quirico e Giulitta ed ogni 24 giugno vi si celebra messa. è a tre navate con otto colonne sormontate da capitelli a motivi simbolici. Dai lavori di restauro effettuati dalla Soprintendenza è emerso che l’antica pieve era a tre absidi ed anche il piano pavimentale era più basso rispetto all’attuale. La copertura del tetto a capanna è a capriate lignee sebbene si rilevi che in origine doveva essere a doppio spiovente poi modificata nella prima metà del sec. XVIII con l’apertura delle due finestre laterali. La torre campanaria, con un doppio ordine di bifore e merli ghibellini, è bella e austera. Alla sommità del paese sorge l’Oratorio dell’Assunta. Costruito del 1691 ad opera dei paesani Sebastiano Laurenzi e Giovanni Marraccini. All’interno vi si venera l’effige della Vergine Assunta conosciuta sotto il titolo del Murrotto. Sul tetto della sacrestia possiamo ammirare un piccolo campanile a vela coevo all’Oratorio. Davanti all’oratorio è un portico sorretto da due colonne in pietra da cui parte la strada per il cimitero del paese.
Rif. http://www.bagnidiluccaterme.info/it/argomento/Paesi-di-Bagni-di-Lucca/Casabasciana.html
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