Granaiola ( 416 m.s.l.m.)
ista sette chilometri e mezzo dal Capoluogo. Raggiungibile dirigendosi verso Ponte a Serraglio, prendendo il bivio a destra in località La Cova, appena passato il Casinò. È un bel paese che si affaccia ad est e si espone al sole, circondato da campi e vigne. Il paese è idealmente diviso in due parti: castello di sopra e castello di sotto, la via che taglia in due il paese è Via Dorati e ci si può soffermare ad osservare presso i civici 16 e 20, tre teste di pietra di maestranza locale del secolo XVIII incastonate nelle facciate delle case. Granaiola fu visitata da Montaigne in un pomeriggio di domenica del 10 settembre 1581, ne dà notizia nel suo giornale di viaggio. Granaiola deve il suo nome forse al grano, infatti, molti ritengono che ci fossero antichi depositi di grano.
La storia di Granaiola
Granaiola è presente in una pergamena dell’anno 793 ed anche in un’altra dell’anno 808. Da un documento dell’anno 847 evinciamo che si trovasse sotto il Piviere di Controne. È ricordata ancora nell’anno 983 dove risulta che dovesse versare delle decime ai signori di Corvara di Versilia; in seguito passò sotto il dominio dei Suffredinghi per finire per essere annesso alla Vicaria di Coreglia. Nel 1583, passò sotto la Vicaria della Val di Lima, dopo essere stato, nella seconda metà del secolo XIV, possesso degli Antelminelli. Granaiola è stata anche sotto la giurisdizione di Borgo a Mozzano e durante il governo dei Baciocchi sotto Bagni di Lucca, per tornare nel 1819, ancora sotto Borgo a Mozzano. Entrò a far parte definitivamente del Comune di Bagni di Lucca soltanto alla fine del secolo scorso. La chiesa parrocchiale è dedicata a San Michele ed è di origine romanica. Il campanile è stato restaurato nel 1887. Nel secolo X sembra che la chiesa di Granaiola fosse al centro di un vasto plebato che comprendeva anche i paesi della Controneria e dal 1260 la chiesa fu compresa nel plebato di Villa Terenzana, l’antico toponimo di Pieve di Monti di Villa. La pianta della chiesa è a navata unica con tetto a capriate, il coro ligneo è del 1801. L’organo all’interno della Chiesa parrocchiale è firmato Domenico Pucci, organaro in Lucca, nel 1821.
Rif. http://www.bagnidiluccaterme.info/it/argomento/Paesi-di-Bagni-di-Lucca/Granaiola.html
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ista sette chilometri e mezzo dal Capoluogo. Raggiungibile dirigendosi verso Ponte a Serraglio, prendendo il bivio a destra in località La Cova, appena passato il Casinò. È un bel paese che si affaccia ad est e si espone al sole, circondato da campi e vigne. Il paese è idealmente diviso in due parti: castello di sopra e castello di sotto, la via che taglia in due il paese è Via Dorati e ci si può soffermare ad osservare presso i civici 16 e 20, tre teste di pietra di maestranza locale del secolo XVIII incastonate nelle facciate delle case. Granaiola fu visitata da Montaigne in un pomeriggio di domenica del 10 settembre 1581, ne dà notizia nel suo giornale di viaggio. Granaiola deve il suo nome forse al grano, infatti, molti ritengono che ci fossero antichi depositi di grano.
La storia di Granaiola
Granaiola è presente in una pergamena dell’anno 793 ed anche in un’altra dell’anno 808. Da un documento dell’anno 847 evinciamo che si trovasse sotto il Piviere di Controne. È ricordata ancora nell’anno 983 dove risulta che dovesse versare delle decime ai signori di Corvara di Versilia; in seguito passò sotto il dominio dei Suffredinghi per finire per essere annesso alla Vicaria di Coreglia. Nel 1583, passò sotto la Vicaria della Val di Lima, dopo essere stato, nella seconda metà del secolo XIV, possesso degli Antelminelli. Granaiola è stata anche sotto la giurisdizione di Borgo a Mozzano e durante il governo dei Baciocchi sotto Bagni di Lucca, per tornare nel 1819, ancora sotto Borgo a Mozzano. Entrò a far parte definitivamente del Comune di Bagni di Lucca soltanto alla fine del secolo scorso. La chiesa parrocchiale è dedicata a San Michele ed è di origine romanica. Il campanile è stato restaurato nel 1887. Nel secolo X sembra che la chiesa di Granaiola fosse al centro di un vasto plebato che comprendeva anche i paesi della Controneria e dal 1260 la chiesa fu compresa nel plebato di Villa Terenzana, l’antico toponimo di Pieve di Monti di Villa. La pianta della chiesa è a navata unica con tetto a capriate, il coro ligneo è del 1801. L’organo all’interno della Chiesa parrocchiale è firmato Domenico Pucci, organaro in Lucca, nel 1821.
Rif. http://www.bagnidiluccaterme.info/it/argomento/Paesi-di-Bagni-di-Lucca/Granaiola.html
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