Ponte a Serraglio ( 130 m.s.l.m. )
Situato a 130 metri sul livello del mare ad un chilometro e 300 metri dal capoluogo. Ponte a Serraglio colpisce per le sue ville signorili immerse nel verde come Villa Fiori costruita nella prima metà del secolo XIX appartenuta al barone Fiori e poi ulteriormente ingrandita e dotata di torrette. Il torrente Camaione si immette qui nella Lima e nelle sue immediate vicinanze si trovano l’Ospedale e la Cappella Demidoff. L’ospedale fu edificato nel 1826 per volere del Principe russo Nicolaj Demidoff (1773-1828) che giunto a Bagni di Lucca per curarsi la gotta apprese che i poveri necessitavano di un Ospedale e mise a disposizione la cifra necessaria per la sua costruzione. L’edificio fu progettato dall’ingegnere Pietro Ruelle ed ha la facciata rivolta verso il torrente Camaione. Fu scelta la localizzazione della valle del Camaione perché dalle pendici della collina scaturiva una sorgente termale le cui acque erano rimaste fino ad allora inutilizzate. Sempre per volere del principe fu eretto il tempietto neoclassico di forma circolare con pronao a quattro colonne ioniche. Il piccolo edificio fu realizzata nel 1831 su disegno dell’architetto Giacomo Marracci. Ospedale e tempietto sono uniti da un piccolo ponte che era prima di legno (distrutto dalla piena del fiume del 1836) poi di pietra. Fu progettato dall’architetto Giuseppe Pardini nel 1837 per il figlio del principe, Anatolj amante di Bagni di Lucca come il padre. Il complesso ha cessato di essere Ospedale agli inizi del 1900, oggi è un Centro di Medicina Olistica. A Ponte a Serraglio si trova il Casinò dei Giuochi con l’ampia terrazza che si affaccia sul Lima e sulle vecchie case del borgo. Fu edificato dall’architetto Giuseppe Pardini nel 1839 e presenta una facciata con sei semicolonne ioniche e quattro pilastri ai quattro angoli. Fasce decorative con trofei di strumenti musicali e ludici completano l’insieme. Al centro l’antefissa con lo stemma dei Borboni-Parma. L’edificio comprende un vestibolo, la Sala grande, detta delle Feste o dei gigli borbonici; la sala della Lira, detta un tempo Sala delle Signore, cui si accede attraverso la Galleria; la Sala da gioco detta del Pavone; il gabinetto di lettura (oggi Bar), la sala del Biliardo o del Caffè. A costruire il Casinò furono due imprenditori francesi, Adrien Mathis ed Edouard Ginnestet che ottennero dal Duca di Lucca Carlo Lodovico la privativa del gioco d’azzardo in cambio della costruzione del Casinò. Si giocava al Faraone, alla Reale, al Biribisso (l’antica roulette), al Casinò si svolgevano anche feste da ballo, accademie letterarie e musicali. Qui si svolsero memorabili feste da ballo, litigi, sfide a duello fra nobili e avventurieri. Nel 1847 il Ducato di Lucca passò al Granducato di Toscana e il Granduca Leopoldo proibì il gioco d’azzardo. Vicino al Casinò vi è un villino a tre piani che fu vinto alla lotteria nel 1839 dal critico e giornalista Jules Janin nel quale soggiornarono nel 1825 il poeta e scrittore francese Alphonse de Lamartine e Gerolamo Napoleone, principe di Montfort, figlio del fratello minore di Napoleone. Poco più avanti, in direzione di Fornoli, si trova la fontana detta “La Cova” da cui scaturisce acqua termale a 38° circa. Recentemente è stata ideata e costruita una passerella sul Lima mettendo in comunicazione le due sponde. Interessante a Ponte a Serraglio, è anche l’edificio dove si trovava l’Hotel de Russie realizzato da Giuseppe Pardini nel 1838 e nel quale soggiornò la scrittrice inglese Louise de La Ramée detta Ouida.
La storia di Ponte a Serraglio
La piazzetta del paese è molto caratteristica e vi si giunge, se si è sulla Statale del Brennero, attraversando il ponte che in origine era dotato di un serraglio. Il toponimo ad Serrajule è riscontrato in un documento dell’838. La chiesa parrocchiale è intitolata al SS. Crocifisso e fu eretta nel 1544. Fu cappellania della Chiesa di San Petro a Corsena fino al 1661 quando divenne autonoma. E’ stata oggetto di ammodernamento intorno al 1930. La pila dell’acqua benedetta all’ingresso laterale è l’antico fonte battesimale. Il Cardinale A. Despuig (1745-1813) trascorse diversi periodi a Ponte a Serraglio e fu munifico verso questa chiesa. L’Altare maggiore di marmo policromo è datato 1752 ed è opera di Filippo, Mastro marmista di Carrara.
rif.http://www.bagnidiluccaterme.info/it/argomento/Paesi-di-Bagni-di-Lucca/Ponte-a-Serraglio.html
Situato a 130 metri sul livello del mare ad un chilometro e 300 metri dal capoluogo. Ponte a Serraglio colpisce per le sue ville signorili immerse nel verde come Villa Fiori costruita nella prima metà del secolo XIX appartenuta al barone Fiori e poi ulteriormente ingrandita e dotata di torrette. Il torrente Camaione si immette qui nella Lima e nelle sue immediate vicinanze si trovano l’Ospedale e la Cappella Demidoff. L’ospedale fu edificato nel 1826 per volere del Principe russo Nicolaj Demidoff (1773-1828) che giunto a Bagni di Lucca per curarsi la gotta apprese che i poveri necessitavano di un Ospedale e mise a disposizione la cifra necessaria per la sua costruzione. L’edificio fu progettato dall’ingegnere Pietro Ruelle ed ha la facciata rivolta verso il torrente Camaione. Fu scelta la localizzazione della valle del Camaione perché dalle pendici della collina scaturiva una sorgente termale le cui acque erano rimaste fino ad allora inutilizzate. Sempre per volere del principe fu eretto il tempietto neoclassico di forma circolare con pronao a quattro colonne ioniche. Il piccolo edificio fu realizzata nel 1831 su disegno dell’architetto Giacomo Marracci. Ospedale e tempietto sono uniti da un piccolo ponte che era prima di legno (distrutto dalla piena del fiume del 1836) poi di pietra. Fu progettato dall’architetto Giuseppe Pardini nel 1837 per il figlio del principe, Anatolj amante di Bagni di Lucca come il padre. Il complesso ha cessato di essere Ospedale agli inizi del 1900, oggi è un Centro di Medicina Olistica. A Ponte a Serraglio si trova il Casinò dei Giuochi con l’ampia terrazza che si affaccia sul Lima e sulle vecchie case del borgo. Fu edificato dall’architetto Giuseppe Pardini nel 1839 e presenta una facciata con sei semicolonne ioniche e quattro pilastri ai quattro angoli. Fasce decorative con trofei di strumenti musicali e ludici completano l’insieme. Al centro l’antefissa con lo stemma dei Borboni-Parma. L’edificio comprende un vestibolo, la Sala grande, detta delle Feste o dei gigli borbonici; la sala della Lira, detta un tempo Sala delle Signore, cui si accede attraverso la Galleria; la Sala da gioco detta del Pavone; il gabinetto di lettura (oggi Bar), la sala del Biliardo o del Caffè. A costruire il Casinò furono due imprenditori francesi, Adrien Mathis ed Edouard Ginnestet che ottennero dal Duca di Lucca Carlo Lodovico la privativa del gioco d’azzardo in cambio della costruzione del Casinò. Si giocava al Faraone, alla Reale, al Biribisso (l’antica roulette), al Casinò si svolgevano anche feste da ballo, accademie letterarie e musicali. Qui si svolsero memorabili feste da ballo, litigi, sfide a duello fra nobili e avventurieri. Nel 1847 il Ducato di Lucca passò al Granducato di Toscana e il Granduca Leopoldo proibì il gioco d’azzardo. Vicino al Casinò vi è un villino a tre piani che fu vinto alla lotteria nel 1839 dal critico e giornalista Jules Janin nel quale soggiornarono nel 1825 il poeta e scrittore francese Alphonse de Lamartine e Gerolamo Napoleone, principe di Montfort, figlio del fratello minore di Napoleone. Poco più avanti, in direzione di Fornoli, si trova la fontana detta “La Cova” da cui scaturisce acqua termale a 38° circa. Recentemente è stata ideata e costruita una passerella sul Lima mettendo in comunicazione le due sponde. Interessante a Ponte a Serraglio, è anche l’edificio dove si trovava l’Hotel de Russie realizzato da Giuseppe Pardini nel 1838 e nel quale soggiornò la scrittrice inglese Louise de La Ramée detta Ouida.
La storia di Ponte a Serraglio
La piazzetta del paese è molto caratteristica e vi si giunge, se si è sulla Statale del Brennero, attraversando il ponte che in origine era dotato di un serraglio. Il toponimo ad Serrajule è riscontrato in un documento dell’838. La chiesa parrocchiale è intitolata al SS. Crocifisso e fu eretta nel 1544. Fu cappellania della Chiesa di San Petro a Corsena fino al 1661 quando divenne autonoma. E’ stata oggetto di ammodernamento intorno al 1930. La pila dell’acqua benedetta all’ingresso laterale è l’antico fonte battesimale. Il Cardinale A. Despuig (1745-1813) trascorse diversi periodi a Ponte a Serraglio e fu munifico verso questa chiesa. L’Altare maggiore di marmo policromo è datato 1752 ed è opera di Filippo, Mastro marmista di Carrara.
rif.http://www.bagnidiluccaterme.info/it/argomento/Paesi-di-Bagni-di-Lucca/Ponte-a-Serraglio.html
Commenti
Posta un commento