San Cassiano ( 490 m.S.l.m. )
Già in pergamene del secolo VIII troviamo usate le denominazioni Controne e Contronese, si tratta di documenti degli anni 758, 772, 777 e 787. Cembroni è ricordato in un documento dell’anno 913, Vetteglia e Cocolaio in carte dell’anno 983, Mobbiano dell’anno 900. Fino alla metà del secolo XIII la Controneria si estendeva dalla Fegana al Camaione e la chiesa principale non era l’antica Pieve di Santo Stefano dei Bargi (Pieve di Controne) ma la Pieve di Santa Giulia corrispondente all’attuale area cimiteriale della Pieve di Monti di Villa. Dopo la metà del secolo XIII si formarono due plebati distinti, con il torrente Camaione che fungeva da confine fra i due territori. Nel 1197 il Comune aderì alla lega di San Genesio con Firenze, San Miniato Prato e Volterra allo scopo di liberare le terre del contado dai vincoli feudali e la Controneria fece giuramento di fedeltà al Comune nel 1214. Nella secolonda metà del secolo XIV entrò a far parte del feudo di Francesco Castracani e aggregata alla Contea di Coreglia ma poi ritornò a far parte della Vicaria Val di Lima. La Controneria godeva di speciali privilegi e talmente numerosa era la sua popolazione che aveva diritto ad essere rappresentata nel Parlamento della Vicaria di Val di Lima da quattro Sindaci (rispetto ai 2 di Corsena), gli stessi Vicari nella secolonda età del secolo XV decisero di risiedere a San Cassiano. San Gimignano e San Cassiano costituirono una sola comunità fino alla metà del 1600, poi insanabili contrasti sancirono la separazione fra i due paesi nel 1637 e da quel momento pur avendo un unico Statuto e i Sindaci in comune fecero vita separata. Nell’anno 1784 la regione venne interessata da una grande frana staccatasi da Pratofiorito, che distrusse le località di Celle e Cerro non provocando vittime ma modificando il territorio. Nell’Archivio del Comune di Bagni di Lucca sono conservati gli Statuti dell’anno 1572 e dell’anno 1637. La chiesa parrocchiale di San Cassiano risale al secolo X e nel secolo XII venne ampliata. Il campanile a merli ghibellini, è in parte antecedente alla chiesa mentre l’abside è un’aggiunta del secolo XVII. La facciata della chiesa è costituita da un doppio filare di arcatelle cieche sorrette da colonnine e mensole; il portale presenta figurazioni zoomorfe e stilizzazioni geometriche, numerosi gli animali sull’architrave. L’interno è tre navate diviso da colonne con capitelli cubici, il pavimento è in pietra, sopra il fonte battesimale un’aquila ha fra gli artigli un coniglio, diversi anche gli emblemi alle pareti, il soffitto è a capriate lignee. Pregevole anche il pulpito ligneo. L’organo all’interno è un Agati-Tronci del 1897 (pezzo n. 1183) Un accenno di rilievo merita la statua equestre del cosiddetto “Cavaliere di San Cassiano” che dopo un accurato restauro è stata identificata come un’opera di gioventù di Jacopo della Quercia (1374-1438).
Già in pergamene del secolo VIII troviamo usate le denominazioni Controne e Contronese, si tratta di documenti degli anni 758, 772, 777 e 787. Cembroni è ricordato in un documento dell’anno 913, Vetteglia e Cocolaio in carte dell’anno 983, Mobbiano dell’anno 900. Fino alla metà del secolo XIII la Controneria si estendeva dalla Fegana al Camaione e la chiesa principale non era l’antica Pieve di Santo Stefano dei Bargi (Pieve di Controne) ma la Pieve di Santa Giulia corrispondente all’attuale area cimiteriale della Pieve di Monti di Villa. Dopo la metà del secolo XIII si formarono due plebati distinti, con il torrente Camaione che fungeva da confine fra i due territori. Nel 1197 il Comune aderì alla lega di San Genesio con Firenze, San Miniato Prato e Volterra allo scopo di liberare le terre del contado dai vincoli feudali e la Controneria fece giuramento di fedeltà al Comune nel 1214. Nella secolonda metà del secolo XIV entrò a far parte del feudo di Francesco Castracani e aggregata alla Contea di Coreglia ma poi ritornò a far parte della Vicaria Val di Lima. La Controneria godeva di speciali privilegi e talmente numerosa era la sua popolazione che aveva diritto ad essere rappresentata nel Parlamento della Vicaria di Val di Lima da quattro Sindaci (rispetto ai 2 di Corsena), gli stessi Vicari nella secolonda età del secolo XV decisero di risiedere a San Cassiano. San Gimignano e San Cassiano costituirono una sola comunità fino alla metà del 1600, poi insanabili contrasti sancirono la separazione fra i due paesi nel 1637 e da quel momento pur avendo un unico Statuto e i Sindaci in comune fecero vita separata. Nell’anno 1784 la regione venne interessata da una grande frana staccatasi da Pratofiorito, che distrusse le località di Celle e Cerro non provocando vittime ma modificando il territorio. Nell’Archivio del Comune di Bagni di Lucca sono conservati gli Statuti dell’anno 1572 e dell’anno 1637. La chiesa parrocchiale di San Cassiano risale al secolo X e nel secolo XII venne ampliata. Il campanile a merli ghibellini, è in parte antecedente alla chiesa mentre l’abside è un’aggiunta del secolo XVII. La facciata della chiesa è costituita da un doppio filare di arcatelle cieche sorrette da colonnine e mensole; il portale presenta figurazioni zoomorfe e stilizzazioni geometriche, numerosi gli animali sull’architrave. L’interno è tre navate diviso da colonne con capitelli cubici, il pavimento è in pietra, sopra il fonte battesimale un’aquila ha fra gli artigli un coniglio, diversi anche gli emblemi alle pareti, il soffitto è a capriate lignee. Pregevole anche il pulpito ligneo. L’organo all’interno è un Agati-Tronci del 1897 (pezzo n. 1183) Un accenno di rilievo merita la statua equestre del cosiddetto “Cavaliere di San Cassiano” che dopo un accurato restauro è stata identificata come un’opera di gioventù di Jacopo della Quercia (1374-1438).
Rif. http://www.bagnidiluccaterme.info/it/argomento/Paesi-di-Bagni-di-Lucca/San-Cassiano-di-Controne.html
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