Passa ai contenuti principali

Mozzanella ( Castiglione di Garfagnana )

Mozzanella ( 430 m.s.l.m. )

Il piccolo paese è posto sulla riva destra del torrente Corfino ad un'altezza di 430 metri s.l.m.. Le prime notizie del borgo risalgono al secolo XIII (1256), dove, come ricavasi dagli atti dell'Archivio arcivescovile di Lucca, era sede di un Eremo di frati agostiniani, con un certo frate Michele priore heremitorii de Mozanello; il romitorio sarà poi citato come ecclesia S. Salvatoris de Mozanello nell'Estimo della Diocesi del 1260. Agli inizi del secolo XV l'eremo e la chiesa risultavano in rovina ed il paese completamente disabitato, probabilmente per guerre ed epidemie che frequentemente si verificavano in quei tempi. Nello stesso secolo (primi anni del Quattrocento) si ha notizia della ricostruzione della chiesa di San Salvatore ad opera di un certo Matheo de Vinarito, emiliano della Diocesi di Reggio Emilia ed abitante a Villa Collemandina.La chiesa risalente ad epoca medievale, ha subito nel corso dei secoli successivi rifacimenti. Di piccole dimensioni (m.13.35 x 4.40) ha una pianta a croce latina e possiede tutti gli elementi tipici (coro, pulpito, altare maggiore e due altari laterali, fonte battesimale, confessionale, altarini, sacrestie, via crucis) che contraddistinguono chiese più grandi. Il Patrono è sempre il S.S. Salvatore, la cui festa ricorre il 9 novembre, ma il vero patrono morale è San Rocco celebrato il 16 di agosto con una tradizionale processione per le vie del paese.In occasione della festa di San Rocco, vengono preparati dei piccoli panini (diametro circa 3–4 cm.), sui quali viene impresso il timbro con l'effigie di San Rocco, i quali verranno poi benedetti e distribuiti ai fedeli durante la giornata della festa e nei giorni successivi. I panini di San Rocco appartengono alla tradizione dei pani rituali, ad essi sono attribuite funzioni protettive e proprietà taumaturgiche. Mozzanella conserva interessanti maestaine risalenti al Settecento dedicate alla Madonna, a San Rocco e a San Giuseppe.
























Commenti

Post popolari in questo blog

Monteperpoli ( Castelnuovo di Garfagnana )

Monteperpoli  Monteperpoli è una piccola borgata formatasi nel corso dei secoli sull’omonimo valico di montagna, che fin dai tempi antichi collegava Gallicano e la Mediavalle del Serchio con il resto della Garfagnana, nell’epoca moderna con la costruzione della nuova strada di fondovalle la “SR 445”, il valico ha perso l’originaria importanza, oggi oltre al traffico locale e percorso principalmente per motivi turistici, molti gitanti della domenica e stranieri percorrono  quella strada tortuosa per ammirare dall’alto, la Valle del Serchio e suoi borghi (antichi “Castrum” arroccati lungo le pendici dell’Appennino). L’origine di questo “Passo Apuano”, si perde nella notte dei tempi, le prime notizie documentate risalgono al tempo dei Romani e più precisamente con la costruzione della variante della via “Clodia” (realizzata dal Console M.Claudio Marcello nel 183 a.C). In epoca medievale, sul valico di Monteperpoli per dar ricovero ai pellegrini, venne edificato un “Hospitale” con

Pallazzo Poggi . Pian di cerreto ( Paesi Fantasma )

Palazzo Poggi  ( Pian di Cerreto) L’edificio, situato nel Comune di Castiglione Garfagnana, si erge in una posizione con splendida vista sulla cerchia delle Apuane a Sud-Ovest e sull’Appennino Tosco Emiliano  a Nord-Est ed è al centro della valle percorsa dal fiume Serchio, circondata da colli degradanti punteggiati da paesini antichi e suggestivi , che evocano un’ immagine di ordinato grande teatro naturale. Le numerose vestigia antiche ancor oggi sparse sul territorio del comune testimoniano un passato ricco di importanti vicende storiche.  Di notevole importanza storica a Pian di Cerreto troviamo Palazzo Poggi (XVII) e Palazzo Giovannoli (XVIII). L’edificio, iniziato alla metà del 1700, è pervenuto agli attuali proprietari dall’ antica famiglia dei Conti di Bacciano, i Giovannoli, e fu abitato fino agli ultimi anni del 1800 quando il Conte Poggi Poggio di Castellaro, marito di Maria Anna Giovannoli, ne ampliò la struttura che però a causa di eventi bellici non riuscì a terminare

Caprignana Vecchia ( Ruderi ) Paese Fantasma

Caprignana Vecchia Risalendo la via comunale che porta al Parco dell'Orecchiella, superata la Fortezza delle Verrucole, si raggiungono prima Orzaglia, una suggestiva località da cui si ammira uno splendido panorama della valle del Serchio e delle Alpi Apuane e presso la quale è situato un campo per il tradizionale "tiro della forma", e poi si può raggiungere Caprignana Vecchia, distrutta dal terremoto del 1920. E' interessante visitare le rovine della chiesa (di cui rimane in piedi la torre campanaria) e delle abitazioni disseminate tra castagneti e prati a pascolo.