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Castelvecchio Pascoli

Castelvecchio Pascoli ( 280 m.S.l.m.)

Il borgo di Castelvecchio è formato dall’insieme di due borgate, Castelveccho di Sopra e Castelvecchio di Sotto, la prima (la più antica) conosciuta anche come “Caproni”, dal nome di un’antica famiglia già presente in loco dal XIV secolo, secondo alcuni storici locali sorse probabilmente in epoca romana e inizialmente sarebbe stata citata come “Cascio Balbo”, toponomio di origine latina che Silvio Pieri grande esperto di toponomastica, farebbe risalire al piccolo insediamento in loco del colono “Cassius Balbus”.
La località Cascio Balbo, che troviamo citata per la prima volta in un documento del 994, con il quale il Vescovo Gherardo allivellò dei beni alla nobile famiglia dei Ronaldinghi, ad un certo punto improvvisamente scompare dai documenti, per poi riapparire inespiegabilmente alcuni secoli dopo citata con il nome Castelvecchio, la borgata in epoca medievale ospitò una piccola fortificazione (si pensa ad una torre) che con l’arrivo delle pestilenze, causa di un repentino spopolamento del borgo perse la sua funzione difensiva e lentamente andrà in rovina.
La sua chiesa intitolata a S.Nicolao, edificata in epoca sconosciuta (lo storico locale A.Nardini ipotizza sia avvenuta in  concomitanza della distruzione della torre) nella parte più in alto del colle“Caproni”,dopo esser stata unita per un certo periodo anche alla collegiata di S.Cristoforo, ricevette il Fonte Battesimale nel 1651  
Castelvecchio di Sotto, oggi il nucleo principale del borgo ha un’origine più moderna, anche se in loco e da segnalare in epoca medievale, l’esistenza di un Ospedale “Pontis Populi”, fondato nel XII secolo in prossimità del ponte sul Serchio, grazie ad alcune donazioni fatte dai nobili di Cascio Balbo, Ospedale che Papa Niccolò IV nel 1292 sottometterà a quello di S.Pellegrino in Alpe e che esisterà fino al 1467.
Antico feudo dei Ronaldinghi, Castelvecchio come il resto dei borghi della valle del Serchio, nel XIII secolo finì sotto la giurisdizione lucchese, i lucchesi per amministrarlo lo sottoposero alla Vicaria di Barga e quando quest’ultima si diede volontariamente a Firenze, Castelvecchio la seguì, l’8 novembre 1342 i fiorentini accettarono la sua sottomissione, da allora fino ai nostri giorni, il borgo condividerà la sorte con Barga.
Nel 1895 sul colle di Caproni si stabilì un illustre personaggio, il poeta Giovanni Pascoli, il Pascoli restò legato a Castelvecchio fino alla sua morte (1912) e qui troverà l’ispirazione degli ultimi suoi sonetti, più tardi il borgo per riconoscenza al grande poeta e alla sua arte poetica, modificherà il suo nome in Castelvecchio Pascoli.
Rif.http://www.contadolucchese.it/Barga.htm












































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