Romitorio di San Bartolomeo
La chiesa di San Bartolomeo nei pressi di Cune, nota anche come “Romitorio di San Bartolomeo”, è una piccola chiesa a navata unica con abside simile a molte altre sorte nel territorio della diocesi di Lucca nel corso del XII secolo e particolarmente affine a quella di San Martino in Greppo. Il toponimo di Cune è noto invece fin dal IX secolo. La bellezza architettonica del piccolo edificio, compatto e di limpide proporzioni, viene sottolineata dala suggestione del luogo in cui è sorta, un secolare bosco di lecci nei pressi della antica fortezza del Bargiglio, abbattutta nel 1373.
L’originario impianto medievale era stato modificato con l’aggiunta di un portico, oggi però eliminato e noto soltanto da un disegno eseguito da Giuseppe Matraia per la guida della città di Lucca e del contado che l’erudita andava preparando verso la metà dell’Ottocento: il manoscritto dellaGuida e il disegno del San Bartolomeo sono conservati nella Biblioteca di Stato di Lucca.
Davanti alla facciata della chiesa sorge ancora oggi la massiccia torre campanaria, condotta con una muratura più rustica di quella, a conci squadrati, che caratterizza la chiesa.
Nonostante l’isolamento, gli abitanti di Cune continuano a sentire un particolare legame nei confronti della loro antica chiesa, ove fino a pochi anni fa continuava ad essere celebrata la messa della notte di Natale.
Nell’attuale parrocchiale è conservata una statua lignea diSan Bartolomeo della prima metà del Trecento proveniente dall’antica chiesa dedicata al santo e degna di nota per la quasi perfetta conservazione della policromia origianria. Sul basamento della statua corre un’iscrizione in pare illeggibbile che però ci comunica l’autore della policromia stessa (nella scultura lignea medievale e post-medievale spesso la parte plastica e quella pittorica venivano eseguite da artefici diversi), tale “Johannes de Petrascancta”.
Rif. http://www.luccaterre.it/it/dettaglio/7658/San-Bartolomeo.html
La chiesa di San Bartolomeo nei pressi di Cune, nota anche come “Romitorio di San Bartolomeo”, è una piccola chiesa a navata unica con abside simile a molte altre sorte nel territorio della diocesi di Lucca nel corso del XII secolo e particolarmente affine a quella di San Martino in Greppo. Il toponimo di Cune è noto invece fin dal IX secolo. La bellezza architettonica del piccolo edificio, compatto e di limpide proporzioni, viene sottolineata dala suggestione del luogo in cui è sorta, un secolare bosco di lecci nei pressi della antica fortezza del Bargiglio, abbattutta nel 1373.
L’originario impianto medievale era stato modificato con l’aggiunta di un portico, oggi però eliminato e noto soltanto da un disegno eseguito da Giuseppe Matraia per la guida della città di Lucca e del contado che l’erudita andava preparando verso la metà dell’Ottocento: il manoscritto dellaGuida e il disegno del San Bartolomeo sono conservati nella Biblioteca di Stato di Lucca.
Davanti alla facciata della chiesa sorge ancora oggi la massiccia torre campanaria, condotta con una muratura più rustica di quella, a conci squadrati, che caratterizza la chiesa.
Nonostante l’isolamento, gli abitanti di Cune continuano a sentire un particolare legame nei confronti della loro antica chiesa, ove fino a pochi anni fa continuava ad essere celebrata la messa della notte di Natale.
Nell’attuale parrocchiale è conservata una statua lignea diSan Bartolomeo della prima metà del Trecento proveniente dall’antica chiesa dedicata al santo e degna di nota per la quasi perfetta conservazione della policromia origianria. Sul basamento della statua corre un’iscrizione in pare illeggibbile che però ci comunica l’autore della policromia stessa (nella scultura lignea medievale e post-medievale spesso la parte plastica e quella pittorica venivano eseguite da artefici diversi), tale “Johannes de Petrascancta”.
Rif. http://www.luccaterre.it/it/dettaglio/7658/San-Bartolomeo.html
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