Eglio ( 700 m.S.l.m.)
Le origini di questo borgo sono difficili da scoprire ed interpretare, nei documenti antichi viene citata una località “Jello” spesso identificata in Eglio, nonostante nella successiva evoluzione della lingua questo termine può riferirsi anche al termine “Gello”, località presente nel comune di Pescaglia e in altre due province toscane. La difficoltà nell’interpretare l’origine del suo toponomio, ha portato gli storici locali a fornire più di una ipotesi, alcuni lo farebbero derivare dal greco “elios” (sole), altri l’attribuirebbero a un fondo agricolo concesso ad soldato romano in pensione, un certo Elio “fundum Ellii” (già attribuito anche ad altre località). Fra le prime notizie storiche riferite a Eglio, lo storico Raffaelli narra di un documento del X secolo, nel quale “Jello” risulta pagare dei tributi a “Villa Foxana” (Pieve Fosciana), documento che il canonico Ricci attribuisce al 952. Il 19 marzo 1313, l’Imperatore Arrigo IV inserì il paese di Eglio (insieme al vicino Sassi) fra le terre della Vicaria di Camporgiano, nata da uno smembramento parziale della Vicaria di Castiglione e concessa dallo steso Imperatore a Spinetta Malaspina. In seguito alla morte di Castruccio Castracane, Firenze e Pisa si spartirono le terre lucchesi e i due paesi verranno inseriti inizialmente nella Vicaria di Gallicano (pisana) e quando Carlo IV di Boemia liberò Lucca dal giogo pisano, ritorneranno sotto le insegne lucchesi, restandoci fino alla loro richiesta di protezione inoltrata a Niccolò d’Este Marchese di Ferrara (1430).
Il paese di Eglio nella sua storia resterà sempre legato al vicino Sassi, condividendone le sorti fino all’Unità d’Italia, la piccola comunità nel 1494 ottenne il permesso di costruire una propria chiesa (sempre alle dipendenze di S.Frediano di Sassi), dedicata in origine a S.Frediano e successivamente intitolata a S.Maria e S.Rocco, chiesa che solo nel 1726 divenne parrocchia, ricevendo nel 1902 anche il Fonte Battesimale, ma solamente nel 1934 grazie alla rinuncia del parroco di Sassi, Bernardino Corsi diventerà una Rettoria indipendente. Rif. http://www.contadolucchese.it/Molazzana.htm
Le origini di questo borgo sono difficili da scoprire ed interpretare, nei documenti antichi viene citata una località “Jello” spesso identificata in Eglio, nonostante nella successiva evoluzione della lingua questo termine può riferirsi anche al termine “Gello”, località presente nel comune di Pescaglia e in altre due province toscane. La difficoltà nell’interpretare l’origine del suo toponomio, ha portato gli storici locali a fornire più di una ipotesi, alcuni lo farebbero derivare dal greco “elios” (sole), altri l’attribuirebbero a un fondo agricolo concesso ad soldato romano in pensione, un certo Elio “fundum Ellii” (già attribuito anche ad altre località). Fra le prime notizie storiche riferite a Eglio, lo storico Raffaelli narra di un documento del X secolo, nel quale “Jello” risulta pagare dei tributi a “Villa Foxana” (Pieve Fosciana), documento che il canonico Ricci attribuisce al 952. Il 19 marzo 1313, l’Imperatore Arrigo IV inserì il paese di Eglio (insieme al vicino Sassi) fra le terre della Vicaria di Camporgiano, nata da uno smembramento parziale della Vicaria di Castiglione e concessa dallo steso Imperatore a Spinetta Malaspina. In seguito alla morte di Castruccio Castracane, Firenze e Pisa si spartirono le terre lucchesi e i due paesi verranno inseriti inizialmente nella Vicaria di Gallicano (pisana) e quando Carlo IV di Boemia liberò Lucca dal giogo pisano, ritorneranno sotto le insegne lucchesi, restandoci fino alla loro richiesta di protezione inoltrata a Niccolò d’Este Marchese di Ferrara (1430).
Il paese di Eglio nella sua storia resterà sempre legato al vicino Sassi, condividendone le sorti fino all’Unità d’Italia, la piccola comunità nel 1494 ottenne il permesso di costruire una propria chiesa (sempre alle dipendenze di S.Frediano di Sassi), dedicata in origine a S.Frediano e successivamente intitolata a S.Maria e S.Rocco, chiesa che solo nel 1726 divenne parrocchia, ricevendo nel 1902 anche il Fonte Battesimale, ma solamente nel 1934 grazie alla rinuncia del parroco di Sassi, Bernardino Corsi diventerà una Rettoria indipendente. Rif. http://www.contadolucchese.it/Molazzana.htm
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