Vergemoli ( 619 m.S.l.m.)
Un primo documento che ci permette di stabilire con certezza l'esistenza di Vergemoli si ha nell'anno 997 quando vengono allivellati a Sisemondo del fu Sisemondo la meta dei beni e delle decine delle pievi di S.Cassiano e S.Gio. di Gallicano.
Molti studiosi ritengono invece che Vergemoli fosse già abitata in epoca Romana, giacche il toponimo è di origine latina, anche se c'è chi lo fa risalire a " Vallis Gemina" ( valle gemella ) e chi, lo ricollega a Virgimulum ( piccolo piantonaio, da virga).
Sicuramente, Vergemoli è nominato, come molte altre pievi della Garfagnana, in diversi atti lucchesi che risalgono al X secolo.
Vergemoli fu posta sotto il feudo dei Porcaresi e nel corso del XIII sec. fu fortificata e munita di bastioni e di una rocca, che fu probabilmente distrutta durante le frequenti lotte tra Lucchesi, Fiorentini ed Estensi.
Nel 1274 Vergemoli fu ceduta dai Porcaresi ai lucchesi e, nel 1347, fu trasferita, insieme a Fornovolasco e Calomini, dalla vicaria di Barga a quella di Gallicano.
Intorno al 1430 vi furono diversi scontri tra i fiorentini, che detenevano Barga, e i lucchesi, che possedevano varie terre della Garfagnana, perciò Vergemoli, così come altri paesi, chiese protezione a Niccolò d'Este, marchese di Ferrara, per poi ritornare ai lucchesi una volta finita la guerra.
Ma le condizioni, imposte dal marchese per diventare suoi sudditi, furono talmente favorevoli, che Vergemoli accetto di diventare un dominio degli Este.
Nel 1452 il comune fu annesso definitivamente al Ducato di Modena e beneficiò di un periodo di prosperità e di grande sviluppo delle varie attività produttive, fra le quali, l'industria estrattiva a Fornovolasco.
Il primo gennaio 1801 Vergemoli si staccò dalla vicaria di Trassilico, a cui era stata annessa nel 1401, e fu costituita come comune autonomo.
Nel 1859 Vergemoli, insieme con altri territori dei Ducati di Modena e di Parma, passò sotto la nuova provincia di Massa e Carrara, e lì rimase fino al 1923, quando, così come altri comuni della Garfagnana, fu aggregata alla provincia di Lucca.
La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta
Già ricordata in documenti del X secolo, è fra le più antiche delle chiese soggette alla pieve di Gallicano. L'originaria struttura romanica ha subito nel tempo modifiche e rifacimenti. Abbastanza contenuto è l'intervento di fine Quattrocento, conseguente a una visita pastorale del vescovo che ne aveva sottolineato il cattivo stato di conservazione; sostanziale quello del 1638, che porta a un radicale rinnovamento.
Del primo resta traccia evidente nei due portali, al secondo si deve, fra l'altro, il rinnovamento decorativo dell'interno, a tre navate con colonne concapitelli ionici. Fra le opere, il pulpito, proveniente dalla chiesa del Suffragio di Castelnuovo Garfagnana, e la statua lignea della Madonna col Bambino, che reca la data 1514.
rif .http://www.paesiapuani.it/storia%20di%20vergemoli.htm
Un primo documento che ci permette di stabilire con certezza l'esistenza di Vergemoli si ha nell'anno 997 quando vengono allivellati a Sisemondo del fu Sisemondo la meta dei beni e delle decine delle pievi di S.Cassiano e S.Gio. di Gallicano.
Molti studiosi ritengono invece che Vergemoli fosse già abitata in epoca Romana, giacche il toponimo è di origine latina, anche se c'è chi lo fa risalire a " Vallis Gemina" ( valle gemella ) e chi, lo ricollega a Virgimulum ( piccolo piantonaio, da virga).
Sicuramente, Vergemoli è nominato, come molte altre pievi della Garfagnana, in diversi atti lucchesi che risalgono al X secolo.
Vergemoli fu posta sotto il feudo dei Porcaresi e nel corso del XIII sec. fu fortificata e munita di bastioni e di una rocca, che fu probabilmente distrutta durante le frequenti lotte tra Lucchesi, Fiorentini ed Estensi.
Nel 1274 Vergemoli fu ceduta dai Porcaresi ai lucchesi e, nel 1347, fu trasferita, insieme a Fornovolasco e Calomini, dalla vicaria di Barga a quella di Gallicano.
Intorno al 1430 vi furono diversi scontri tra i fiorentini, che detenevano Barga, e i lucchesi, che possedevano varie terre della Garfagnana, perciò Vergemoli, così come altri paesi, chiese protezione a Niccolò d'Este, marchese di Ferrara, per poi ritornare ai lucchesi una volta finita la guerra.
Ma le condizioni, imposte dal marchese per diventare suoi sudditi, furono talmente favorevoli, che Vergemoli accetto di diventare un dominio degli Este.
Nel 1452 il comune fu annesso definitivamente al Ducato di Modena e beneficiò di un periodo di prosperità e di grande sviluppo delle varie attività produttive, fra le quali, l'industria estrattiva a Fornovolasco.
Il primo gennaio 1801 Vergemoli si staccò dalla vicaria di Trassilico, a cui era stata annessa nel 1401, e fu costituita come comune autonomo.
Nel 1859 Vergemoli, insieme con altri territori dei Ducati di Modena e di Parma, passò sotto la nuova provincia di Massa e Carrara, e lì rimase fino al 1923, quando, così come altri comuni della Garfagnana, fu aggregata alla provincia di Lucca.
La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta
Già ricordata in documenti del X secolo, è fra le più antiche delle chiese soggette alla pieve di Gallicano. L'originaria struttura romanica ha subito nel tempo modifiche e rifacimenti. Abbastanza contenuto è l'intervento di fine Quattrocento, conseguente a una visita pastorale del vescovo che ne aveva sottolineato il cattivo stato di conservazione; sostanziale quello del 1638, che porta a un radicale rinnovamento.
Del primo resta traccia evidente nei due portali, al secondo si deve, fra l'altro, il rinnovamento decorativo dell'interno, a tre navate con colonne concapitelli ionici. Fra le opere, il pulpito, proveniente dalla chiesa del Suffragio di Castelnuovo Garfagnana, e la statua lignea della Madonna col Bambino, che reca la data 1514.
rif .http://www.paesiapuani.it/storia%20di%20vergemoli.htm
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