Passa ai contenuti principali

Fornoli

Fornoli ( 120 m.S.l.m.)

Sorge a  quattro chilometri di distanza dal Capoluogo, in prossimità della confluenza del fiume Lima nel fiume Serchio. La stazione ferroviaria del Comune di Bagni di Lucca è situata a Fornoli (costruita nel 1905 collegò il paese e l’intera Val di Lima con Lucca), servita, oltre che dai taxi, dai mezzi Vaibus per il collegamento col Capoluogo. Qui è possibile ammirare il Ponte delle Catene mirabile opera di ingegno e tecnica ideato da Lorenzo Nottolini (1787-1851) nel 1840 su incarico di Carlo Ludovico di Borbone, dopo che il vecchio ponte (che si voleva essere stato costruito a Castruccio Castracani degli Antelminelli nel 1317) era stato spazzato via dalla piena del fiume nel 1836. I lavori terminarono nel 1860, inoltre durante la secolonda guerra mondiale i tedeschi distrussero il piano stradale del ponte che fu ricostruito soltanto nel 1950. Fino al 1897 Fornoli fece parte del Comune di Borgo a Mozzano.

La storia di Fornoli
La località è ricordata in molti documenti lucchesi anteriori all’anno 1000, il più antico dei quali è dell’anno 776. Il paese, fino al secolo X, fu soggetto ai signori di Corvara e nel 1187 fu distrutto dai lucchesi, poiché aveva favorito i nemici della Repubblica di Lucca. Nella bolla d’oro dell’imperatore Carlo IV sono ricordati fra le genti di parte ghibellina. La chiesa è dedicata a San Pietro ed è menzionata in una pergamena dell’anno 825. L’interno è a tre navate con colonne sormontate da capitelli con motivi zoomorfi ed antropomorfi. L’organo all’interno della Chiesa parrocchiale risale probabilmente alla secolonda metà del secolo XIX. Nel 1900 i francesi Varraud e Parret vi impiantarono un industria di prodotti tannici, tutt’ora esistente. È stata proprio l’esistenza della cosiddetta “fabbrica dei francesi” a regolare e cadenzare la vita fornolina dagli inizi del 900, scandita dal “Cucco” la sirena a vapore che disciplinava l’ingresso in fabbrica, l’ora di riposo, la ripresa del lavoro, l’uscita delle maestranze. A Fornoli, in alto, domina la vallata villa La Torre già ricordata in documenti del secolo XVI come proprietà della famiglia Della Lena, lasciata poi in eredità all’ospedale della Misericordia di Lucca, poi ai nobili Trebiliani, poi ai Pellegrini e alle sorelle Susie e Francis Norton Clarke. Dai documenti di archivio si evince che in questo posto vi fosse un punto di osservazione. Le sorelle Clarke erano di famiglia irlandese emigrata agli inizi del secolo XIX negli Stati Uniti, proprietaria di ricchi giacimenti di ferro ed elessero Bagni di Lucca a loro secolonda patria, aiutando le famiglie bisognose e contribuendo all’istituzione del poliambulatorio cittadino. L’origine e la tradizione contadina di Fornoli si esprimono ogni anno nella “Festa del ringraziamento” che celebra i prodotti della terra, la fine della stagione agreste e l’inizio del periodo invernale. Dopo la celebrazione in chiesa, il parroco benedice le macchine agricole utilizzate per lavorare a terra.

Rif.http://www.bagnidiluccaterme.info/it/argomento/Paesi-di-Bagni-di-Lucca/Fornoli.html 

Ogni anno viene celebrata la "Festa del ringraziamento", per i prodotti della terra, con la benedizione da parte del parroco delle macchine agricole[5].
Ogni 5 anni, la prima domenica di settembre, viene svolto il tradizionale "Festone" in onore della Madonna delle Grazie.
L'8 dicembre si svolge la fiera dell'Immacolata e la prima domenica di maggio la "fiera di primavera
".






























Commenti

Post popolari in questo blog

Monteperpoli ( Castelnuovo di Garfagnana )

Monteperpoli  Monteperpoli è una piccola borgata formatasi nel corso dei secoli sull’omonimo valico di montagna, che fin dai tempi antichi collegava Gallicano e la Mediavalle del Serchio con il resto della Garfagnana, nell’epoca moderna con la costruzione della nuova strada di fondovalle la “SR 445”, il valico ha perso l’originaria importanza, oggi oltre al traffico locale e percorso principalmente per motivi turistici, molti gitanti della domenica e stranieri percorrono  quella strada tortuosa per ammirare dall’alto, la Valle del Serchio e suoi borghi (antichi “Castrum” arroccati lungo le pendici dell’Appennino). L’origine di questo “Passo Apuano”, si perde nella notte dei tempi, le prime notizie documentate risalgono al tempo dei Romani e più precisamente con la costruzione della variante della via “Clodia” (realizzata dal Console M.Claudio Marcello nel 183 a.C). In epoca medievale, sul valico di Monteperpoli per dar ricovero ai pellegrini, venne edificato un “Hospitale” con

Pallazzo Poggi . Pian di cerreto ( Paesi Fantasma )

Palazzo Poggi  ( Pian di Cerreto) L’edificio, situato nel Comune di Castiglione Garfagnana, si erge in una posizione con splendida vista sulla cerchia delle Apuane a Sud-Ovest e sull’Appennino Tosco Emiliano  a Nord-Est ed è al centro della valle percorsa dal fiume Serchio, circondata da colli degradanti punteggiati da paesini antichi e suggestivi , che evocano un’ immagine di ordinato grande teatro naturale. Le numerose vestigia antiche ancor oggi sparse sul territorio del comune testimoniano un passato ricco di importanti vicende storiche.  Di notevole importanza storica a Pian di Cerreto troviamo Palazzo Poggi (XVII) e Palazzo Giovannoli (XVIII). L’edificio, iniziato alla metà del 1700, è pervenuto agli attuali proprietari dall’ antica famiglia dei Conti di Bacciano, i Giovannoli, e fu abitato fino agli ultimi anni del 1800 quando il Conte Poggi Poggio di Castellaro, marito di Maria Anna Giovannoli, ne ampliò la struttura che però a causa di eventi bellici non riuscì a terminare

Caprignana Vecchia ( Ruderi ) Paese Fantasma

Caprignana Vecchia Risalendo la via comunale che porta al Parco dell'Orecchiella, superata la Fortezza delle Verrucole, si raggiungono prima Orzaglia, una suggestiva località da cui si ammira uno splendido panorama della valle del Serchio e delle Alpi Apuane e presso la quale è situato un campo per il tradizionale "tiro della forma", e poi si può raggiungere Caprignana Vecchia, distrutta dal terremoto del 1920. E' interessante visitare le rovine della chiesa (di cui rimane in piedi la torre campanaria) e delle abitazioni disseminate tra castagneti e prati a pascolo.