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L'Orrido di Botri

L'orrido di Botri

La riserva naturale Orrido di Botri è un'area naturale protetta statale istituita nel1971. Occupa una superficie di 192,00 ha nella provincia di Lucca. [1]
Il Corpo Forestale dello Stato di Lucca si occupa dei permessi e del controllo della Riserva.
L’Orrido di Botri è una spettacolare gola calcarea alle pendici dei monti Rondinaio e Tre Potenze con ripide pareti scavate in profondità dalle fredde acque dei torrenti Mariana e Ribellino, che si congiungono poi formando il Rio Pelago. L'area si trova nel comune di Bagni di Lucca, nell'alta val Fegana alle pendici delle Tre Potenze e del monte Rondinaio.[2]
Nel periodo estivo, quando la portata delle acque è minore e la temperatura un po’ più mite, è possibile risalirne il tratto finale, da Ponte a Gaio fino alla Piscina.
Al suo interno la vegetazione è distribuita secondo una stratificazione verticale, con i livelli più umidi e freddi alla base dove predominano i muschi e le felci, sostituiti mano a mano che si sale verso l’alto dai livelli più temperati, dove si incontrano piante di aquilegia e silene in mezzo ad estese faggete.
Le impervie pareti dell’Orrido arrivano in alcuni punti fino a 200 m. di altezza, e da sempre costituiscono un sito di nidificazione ideale per l’Aquila Reale.
Le visite partono da Ponte a Gaio, unico accesso alla gola, dove si trova il centro accoglienza del Corpo Forestale dello Stato e la biglietteria.
A causa dei frequenti guadi e del fondo scivoloso, è obbligatorio l'uso del casco protettivo e sono obbligatorie scarpe da trekking. Per la tutela dell'ambiente naturale e per l'incolumità degli escursionisti, la Riserva è aperta da giugno a settembre, in altri periodi è vietato l'accesso.
Non è consentito l'accesso agli animali.
Rif. http://www.orridodibotri.toscana.it/






















































































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