Ex convento di San Francesco ( 450 m.S.l.m.)
Medioevo
Alla caduta dell'Impero Romano il territorio venne abbandonato a causa delle frequenti invasioni barbariche tipiche di quel periodo, per ripopolarsi nuovamente durante l'Alto Medioevo. Un documento di oltre 1200 anni fa, precisamente del 764, riporta per la prima volta il nome di un pievano locale, tale Gunduald di origine longobarda. Costui pare abbia costruito la chiesa di Santa Maria di Campori (da "Campolus", cioè lembo estremo del Campus Fuscianus). Sin dal principio la comunità di Pieve Fosciana si dedicò all'agricoltura che costituì sempre la fonte principale di ricchezza del borgo. Nel corso del Medioevo il paese ebbe una notevole importanza grazie alla sua pieve, unico edificio religioso di tutto il territorio della Garfagnana ove si poteva ricevere il battesimo, come attestato da un documento ufficiale risalente al 1168. Nella prima metà del Quattrocento un noto predicatore francescano, il beato Ercolano da Piegaro, ricevette da papa Eugenio IV, suo familiare, l'autorizzazione a fondare in Garfagnana alcune convivenze del movimento riformatore dell'osservanza. Nacquero così due conventi intitolati a San Francesco: uno nei dintorni di Barga ed un altro proprio a Pieve Fosciana. Circondato da fama di santità, Ercolano morì nel 1451 nel convento di San Francesco "ai Frati". Le sue reliquie sono tuttora conservate nella chiesa di Pieve.
Medioevo
Alla caduta dell'Impero Romano il territorio venne abbandonato a causa delle frequenti invasioni barbariche tipiche di quel periodo, per ripopolarsi nuovamente durante l'Alto Medioevo. Un documento di oltre 1200 anni fa, precisamente del 764, riporta per la prima volta il nome di un pievano locale, tale Gunduald di origine longobarda. Costui pare abbia costruito la chiesa di Santa Maria di Campori (da "Campolus", cioè lembo estremo del Campus Fuscianus). Sin dal principio la comunità di Pieve Fosciana si dedicò all'agricoltura che costituì sempre la fonte principale di ricchezza del borgo. Nel corso del Medioevo il paese ebbe una notevole importanza grazie alla sua pieve, unico edificio religioso di tutto il territorio della Garfagnana ove si poteva ricevere il battesimo, come attestato da un documento ufficiale risalente al 1168. Nella prima metà del Quattrocento un noto predicatore francescano, il beato Ercolano da Piegaro, ricevette da papa Eugenio IV, suo familiare, l'autorizzazione a fondare in Garfagnana alcune convivenze del movimento riformatore dell'osservanza. Nacquero così due conventi intitolati a San Francesco: uno nei dintorni di Barga ed un altro proprio a Pieve Fosciana. Circondato da fama di santità, Ercolano morì nel 1451 nel convento di San Francesco "ai Frati". Le sue reliquie sono tuttora conservate nella chiesa di Pieve.
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