Passa ai contenuti principali

Vico Pancellorum

VICO PANCELLORUM (555 m s.l.m - abitanti 168)


Ultimo dei paesi sul versante destro del Lima, Vico Pancellorum ha remotissime origini.

Il nome del paese è d'incerta derivazione. La più suggestiva e popolare interpretazione, vuole che Pancellorum significhi panis celorum, pane dei cieli. E' più probabile, invece, che esso derivi da panicellum, diminutivo di panicum, cioè panìco, specie di biada, con riferimento ad un prodotto della terra.Questo paese che fu anch'esso, come il vicino Lucchio, sentinella avanzata della Repubblica lucchese sul confine coi Fiorentini, ebbe, conseguentemente, vita non facile. Si ricordi, ad esempio, che, ceduto ai Fiorentini dalla famiglia dei Lupari, fu riconquistato da Castruccio Castracani e quasi raso al suolo nel 1343 dalle soldatesche di uno Sforza asservito a Firenze.La bellissima Pieve di S. Paolo ci accoglie all'ingresso del paese. Dall'antistante piazzale la vista spazia su un vasto panorama e sui paesi di Limano, Casoli e su quelli della Controneria.
La Pieve è romanica ed è databile fra il IX e la prima metà del XII sec. La facciata è a doppio spiovente con rosone a croce e con un portale sormontato da un archivolto in pietra bianca e grigia. Sulla lunetta sono scolpite raffigurazioni simboliche, fra cui una figura umana che impugna una spada con il braccio levato: forse S. Paolo.Ricordata dall'873, è di impianto basilicale a tre navate spartite da arcate su pilastri sormontati dacapitelli con decorazioni fortemente geometrizzate. Sul fianco destro si erge la torre campanaria. Nella semplice facciata il portale è sormontato da un architrave che reca incisi motivi simbolici e da un archivolto a tutto sesto composto da cunei alternati di pietra bicroma. La parete sopraelevata della navata maggiore comprende una serie di archetti separati da sottili lesene e impostati su mensole variamente scolpite. Tra le opere, una statua lignea di San Paolo (XV secolo), un Crocifisso in legno scolpito (XV secolo), un'acquasantiera in marmo (1551) e i resti di un affresco con figure di Apostoli (XIV secolo).

















Commenti

Post popolari in questo blog

Monteperpoli ( Castelnuovo di Garfagnana )

Monteperpoli  Monteperpoli è una piccola borgata formatasi nel corso dei secoli sull’omonimo valico di montagna, che fin dai tempi antichi collegava Gallicano e la Mediavalle del Serchio con il resto della Garfagnana, nell’epoca moderna con la costruzione della nuova strada di fondovalle la “SR 445”, il valico ha perso l’originaria importanza, oggi oltre al traffico locale e percorso principalmente per motivi turistici, molti gitanti della domenica e stranieri percorrono  quella strada tortuosa per ammirare dall’alto, la Valle del Serchio e suoi borghi (antichi “Castrum” arroccati lungo le pendici dell’Appennino). L’origine di questo “Passo Apuano”, si perde nella notte dei tempi, le prime notizie documentate risalgono al tempo dei Romani e più precisamente con la costruzione della variante della via “Clodia” (realizzata dal Console M.Claudio Marcello nel 183 a.C). In epoca medievale, sul valico di Monteperpoli per dar ricovero ai pellegrini, venne edificato un “Hospitale” con

Pallazzo Poggi . Pian di cerreto ( Paesi Fantasma )

Palazzo Poggi  ( Pian di Cerreto) L’edificio, situato nel Comune di Castiglione Garfagnana, si erge in una posizione con splendida vista sulla cerchia delle Apuane a Sud-Ovest e sull’Appennino Tosco Emiliano  a Nord-Est ed è al centro della valle percorsa dal fiume Serchio, circondata da colli degradanti punteggiati da paesini antichi e suggestivi , che evocano un’ immagine di ordinato grande teatro naturale. Le numerose vestigia antiche ancor oggi sparse sul territorio del comune testimoniano un passato ricco di importanti vicende storiche.  Di notevole importanza storica a Pian di Cerreto troviamo Palazzo Poggi (XVII) e Palazzo Giovannoli (XVIII). L’edificio, iniziato alla metà del 1700, è pervenuto agli attuali proprietari dall’ antica famiglia dei Conti di Bacciano, i Giovannoli, e fu abitato fino agli ultimi anni del 1800 quando il Conte Poggi Poggio di Castellaro, marito di Maria Anna Giovannoli, ne ampliò la struttura che però a causa di eventi bellici non riuscì a terminare

Caprignana Vecchia ( Ruderi ) Paese Fantasma

Caprignana Vecchia Risalendo la via comunale che porta al Parco dell'Orecchiella, superata la Fortezza delle Verrucole, si raggiungono prima Orzaglia, una suggestiva località da cui si ammira uno splendido panorama della valle del Serchio e delle Alpi Apuane e presso la quale è situato un campo per il tradizionale "tiro della forma", e poi si può raggiungere Caprignana Vecchia, distrutta dal terremoto del 1920. E' interessante visitare le rovine della chiesa (di cui rimane in piedi la torre campanaria) e delle abitazioni disseminate tra castagneti e prati a pascolo.