La Pieve a Codiponte
La pieve dei Santi Cornelio e Cipriano a Codiponte è uno dei monumenti più significativi della Lunigiana. Importante crocevia di strade che collegavano la costa con l'interno ed il Nord Italia, tra le quali una variante della Via Francigena, l'area della pieve fu sede di un Pago romano e successivamente di un villaggio. Dall'VIII secolo nella zona sorse una pieve, poi andata in rovina e ricostruita nel XII secolo in stile romanico. Fu ristrutturata a seguito di una frana del XIV secolo, mentre la canonica fortificata è il risultato dell'evoluzione e dell'ampliamento di un'antica casa torre. La torre campanaria, del XVII secolo è l'elemento più recente, se si esclude l'abside minore ricostruita nell'ultimo restauro negli anni settanta del Novecento.
Nell’interno della chiesa, al di sotto del pavimento, fu ritrovata la parte basamentale di un fonte battesimale ad immersione di pianta ottagonale. La pieve ha una struttura a tre navate separate da due file di colonne dalle quali partono archi a tutto sesto e che trovano nella facciata due pilastri triangolari che ne controbilanciano le spinte. I capitelli sono molto caratteristici con raffigurazioni tratte dal bestiario medievale. Si può anche ammirare un prezioso polittico quattrocentesco con la Vergine, il Bambino, il Volto Santo e i santi Cornelio e Cipriano. I lavori di ristrutturazione nella sacrestia portarono al ritrovamento di un portale figurato con motivi di teste e margherite. Nella navata di destra emersero invece le fondamenta di una torre di difesa, rivelando così le strutture di una chiesa fortificata. Nel lato ovest della canonica sono ancora visibili due feritoie per il lancio delle frecce.La pieve è sempre visitabile. |
Monteperpoli Monteperpoli è una piccola borgata formatasi nel corso dei secoli sull’omonimo valico di montagna, che fin dai tempi antichi collegava Gallicano e la Mediavalle del Serchio con il resto della Garfagnana, nell’epoca moderna con la costruzione della nuova strada di fondovalle la “SR 445”, il valico ha perso l’originaria importanza, oggi oltre al traffico locale e percorso principalmente per motivi turistici, molti gitanti della domenica e stranieri percorrono quella strada tortuosa per ammirare dall’alto, la Valle del Serchio e suoi borghi (antichi “Castrum” arroccati lungo le pendici dell’Appennino). L’origine di questo “Passo Apuano”, si perde nella notte dei tempi, le prime notizie documentate risalgono al tempo dei Romani e più precisamente con la costruzione della variante della via “Clodia” (realizzata dal Console M.Claudio Marcello nel 183 a.C). In epoca medievale, sul valico di Monteperpoli per dar ricovero ai pellegrini, venne edificato un “Hospit...
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