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Gromignana

Gromignana (576 m S.l.m.)



L'origine di questo centro sarebbe testimoniata dal ritrovamento di un castelliere ligure che sembra risalire al III secolo a.C.. Della sua esistenza si ha conferma per vari secoli a partire da un documento del 983 in cui si elencano le terre della pieve di Loppia. Di notevole interesse storico sono la Chiesa e la fortezza che sembrano accenni dellâ'età medievale; importanti sono anche gli scavi effettuati a Pianfumalbi dove è stato possibile rinvenire tracce di un secondo complesso fortificato, probabilmente di epoca medievale. Quanto al nome del borgo, esso parrebbe derivare dal latino Gromignum termine col quale i Romani indicavano una zona adatta all'agricoltura. La prima chiesa romanica fu distrutta a causa di eventi bellici nel sec. XIV insieme al paese. Si legge negli Atti del 1463 al libro di visita segnato fogli 262, ..."che la chiesa fu ritrovata destruta e desolata e il Vescovo per essere antichissima ordinò vi si celebrasse la Messa una volta l'anno". La chiesa fu ricostruita in seguito alla richiesta degli abitanti nel 1600; ingrandita nel 1642; le due navale laterali sono state aggiunte nel 1904. La parrocchia ha avuto il riconoscimento civile nel 1921, ed ha ottenuto il riconoscimento ecclesiastico nel 1985 a seguito del nuovo Concordato. Esiste in località Pian di Biagetto un oratorio pubblico costruito per le esigenze della popolazione del luogo, assai distante dalla chiesa parrocchiale che fu inaugurato il 15 maggio 1955 dal Proposto di Coreglia delegato dall'Arcivescovo di Lucca Mons. Antonio Torrini.
Oratori: Madonna della Neve a Piano di Biagetto
Cconfraternita: SS. Sacramento e S. Rosario
Bibliografia: E. Repetti - Dizionario Storico della Toscana - 1835
Dell'Osso, E. - Gromignana un paese, una storia - 2001














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